Se in questo momento la tristezza sta gridando alla tua anima, non c’è niente che adesso posso dirti per calmarla; non posso che invitarti e ispirarti a lasciar andare ogni resistenza e a vivere la sua profonda esperienza.
Lascia che prima passi attraverso il tuo corpo e passi attraverso la tua carne, lascia che ti parli, balli con te, ti racconti i suoi segreti. Non combatterla, non eliminarla: lei è qui per accompagnarti e mostrarti spazi della tua vita che ancora non hai visto.
La tristezza è come una vecchia saggia e cerca insistentemente di parlarti.
Tuttavia, il suo linguaggio non è così facile da capire, è un codice che deve essere decifrato.
Per conoscerlo potresti dover dimenticare tutto ciò che hai sempre pensato o che ti hanno raccontato su di lei.
Affidarti al sentire più profondo del tuo cuore e del tuo corpo: questa è la chiave.
Il mondo esterno cercherà di farti ignorare questo sentimento perché viviamo in una società che fa di tutto per non sentire ma tutto per apparire, riempiendo l’Ego di false illusioni e maschere. Nonna Tristezza però prima o poi bussa alla porta di tutti noi e, se ora è venuta a trovare te, è perché si fida assolutamente della tua capacità di affrontare in modo sano la sua visita.
La tristezza è così:
Se provi a nasconderti, è invisibile, quindi ti troverà ovunque.
Se cerchi di distrarti, è insistente, quindi prima o poi tornerà da te.
Se provi a ignorarla, è saggia, quindi saprà come attirare la tua attenzione.
Prendi il tè con questa saggia maestra e lascia che ti racconti i misteri dei suoi colori scuri e silenziosi.
Se ti permetti questa coraggiosa esperienza, sarà una “magica soglia” che ti permetterà di tornare alla vita con nuova forza ed entusiasmo!
Spesso, quando sentiamo quel dolore dell’anima che a poco a poco ci divora, molte volte proviamo una sensazione di impotenza, poiché non c’è niente e nessuno che possa calmarlo.
Di fronte a questo è importante lasciarsi SENTIRE. Perché la tristezza e il dolore sono grandi maestri che ci portano in uno stato di profondità mai raggiunto prima e, con loro, la visione diventa più ampia e chiara, portandoci a onorare ciò che è stato, ogni esperienza vissuta, ogni ricordo, consapevoli che niente tornerà come prima ma aperti ad accogliere il nuovo.
Dopo averle dato un posto nella nostra vita, possiamo ritualizzare la tristezza, cioè possiamo rendere SACRA la sua presenza.
Per questo possiamo regalarci, ogni volta che lo desideriamo, uno spazio personale e speciale per accoglierla, per sentirla e sentirci.
Come?
In modi molto semplici. A volte, per esempio, accendendo una candela, chiudendo gli occhi, sdraiandoci e lasciandoci trasportare da una musica calma e rilassante. Altre volte costruendo un altare o facendo un’offerta alla natura; in essa mettiamo l’intenzione di capire e guarire ciò che stiamo attraversando. Oppure sedendosi in un luogo della natura a contemplare silenziosamente il paesaggio: questo ci aiuta molto a rendere sacra questa sensazione.
Infine, scrivere e creare, spinti da quello stato di ispirazione a cui ci porta questo sentimento.
La tristezza è un’emozione che ci porta nel mondo sottostante e quindi cercare di rimanere in superficie diventa tremendamente difficile ed estenuante. Se riesci a stare in quella profondità, ti verranno rivelate consapevolezze importanti e appariranno a te nuove opportunità!
Autore
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Martina è una donna in cammino, esperta di Sciamanesimo femminile, che vive connessa alla Natura e a tutto ciò che la circonda. Dotata di una spiccata sensibilità – la sua più grande forza – accompagna soprattutto donne in percorsi di consapevolezza e risveglio del femminile, attraverso pratiche dedicate alla ri-connessione di mente, corpo e spirito per ritrovare la Donna Medicina che risiede in ognuna di noi. Creatrice della community “Le Tre Lune – La Natura come via” Martina è la fondatrice della prima Scuola in Italia dedicata allo Sciamanesimo Femminile. Insegnante e Formatrice Olistica in ambito femminino, dalla danza e anche nel pre e nel post-parto. Insegnante di yoga, maestra dei Registri Akashici e channeler. Professionista disciplinata ai sensi della legge 4/2013. La sua missione è quella di offrire il suo contributo per una crescita collettiva nella gioia, stimolando la ricerca di quel luogo interiore da cui guardare la vita.
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